Dire Straits (1980)
Oggi mi andava di parlare di musica, in particolare di un disco che ha segnato la mia gioventù (e non solo la mia credo).
Sono passati 3 anni (1977) da quando “l’uomo tranquillo del rock” Mark Knopfler, insieme a suo fratello David e con John Illsley e Pick Withers hanno fondato i Dire Straits.
Dopo la fine del Communiqué Tour (21 dicembre 1979) Mark passa la prima meta’ del 1980 a scrivere le canzoni del prossimo album. In quel periodo Mark rimane colpito dalla produzione di “Because the Night” di Patti Smith,un singolo scritto insieme a Bruce Springsteen e contatta Jimmy Iovine, l’architetto dietro la canzone. Iovine e’ un produttore che ha lavorato gia con John Lennon, Patti Smith e Bruce Springsteen.
Per aiutare i Dire Straits a catturare il suono di Patti Smith, Jimmy convince il pianista degli E Street Band, Roy Bittan ad unirsi alla band mentre cominciavano a registrare. Senza Bittan la “potenza cinematografica e i paesaggi evocativi dell’album sarebbero stati impossibili da raggiungere”.[Rolling Stone. 5 February 1981]
Durante le sessioni di registrazione di Making Movies, alla Power Station di New York, David decide di lasciare gli Straits per intraprendere una carriera da solista. Le sue tracce di chitarra erano quasi complete per l’album, ma furono ri-registrate da suo fratello. David appare in video mentre suona “Solid Rock” e “Les Boys” dal vivo, ma queste esibizioni precedono la registrazione.
Il terzo album dei Dire Straits fu registrato tra il 20 giugno e il 25 agosto del 1980 e’ prodotto da Jimmy Iovine e Mark Knopfler.
Il titolo del album deriverebbe da un brano omonimo che poi smembrato ha dato la musica al brano Expresso Love e il testo al brano Skateaway. In rete e’ ancora possibile ascoltare la demo del brano making movies.
Tutti i brani di questo album sono degni di nota. Per questioni di spazio mi limito a segnalare:
Tunnel of Love. Il brano venne pubblicato anche come singolo nell’ottobre del 1981 ma solamente in alcuni paesi a causa della sua notevole durata. Il brano diventa un successo enorme in Italia. Clamorosamente invece, forse a causa della lunga durata (oltre 8 minuti) è un sonoro insuccesso nel mercato anglosassone (non va oltre la 54esima posizione!). La canzone è introdotta da un riarrangiamento del tema principale del brano The Carousel Waltz, tratto dal musical Carousel (1945) di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II.
I protagonisti della vicenda narrata nella canzone sono un giovane uomo e una giovane donna, entrambi soli e tormentati nel loro intimo da pene d’amore. Una sera, i due si incontrano in un luna park e si innamorano reciprocamente; alla fine della serata tuttavia si separano e tra loro non nasce alcuna relazione amorosa, probabilmente perché entrambi – pur provando sentimenti sinceri – sono frenati dalla paura di soffrire ancora. l brano si conclude con un lungo assolo di chitarra (oltre due minuti) suonato dallo stesso Knopfler e caratterizzato da grande lirismo. Lo stesso assolo ha ricevuto numerosi apprezzamenti nel corso degli anni ed è riconosciuto come uno dei più profondi e commoventi assoli della storia della musica.
Romeo and Juliet. In compenso la band si rifà sul mercato dei singoli di casa con la grande ballata ROMEO AND JULIET, che diventa il loro secondo Top 10 hit UK in febbraio. Il pezzo, introdotto da un famoso arpeggio di Mark, narra di due amanti che si lasciano perché “The time wasn’t right”. In effetti non è filologicamente corretta con la tragedia di Shakespeare (Come ben tutti sanno Romeo e Giulietta non si son mollati). Esso trae ispirazione dalla storia finita di Mark con la musicista Holly Vincent (leader di Holly And The Italians). Mark ritiene di essere stato usato da lei per fare carriera e cita una frase della tipa nel testo (“Now you just say, oh Romeo, yeah, you know I used to have a scene with him”).
Il pezzo si basa sulla struttura delle ballate inglesi, ed è infatti basato su una forma di dialogo tra i due amanti Shakespeariani, tuttavia contiene anche riferimenti a West Side Story, ispirato anch’esso alla tragedia del Bardo.